
I parmureli di Sanremo in Vaticano per la Domenica delle Palme 2023
Per la celebrazione della Domenica delle Palme, il 2 aprile 2023, i parmureli offerti al Papa e al Vaticano proverranno, anche quest’anno, da Sanremo. La Città dei Fiori rinnoverà così il privilegio ottenuto da Capitan Bresca nel 1586. Quando venne eretto l’obelisco egizio, che ancora oggi domina piazza San Pietro, egli sfidò il silenzio imposto da Papa Sisto V con il famoso “Aiga ae corde!”. L’avvertimento di bagnare le funi tese e surriscaldate, che stavano per cedere, gli valse il privilegio papale di fornire al Vaticano i parmureli per la cerimonia di benedizione delle palme, la domenica precedente la Santa Pasqua. Essi giungevano a Roma via mare e, alla foce del Tevere, l’imbarcazione che li trasportava innalzava un parmurelu sull’albero maestro. Tale “bandiera” le conferiva il diritto di precedenza su ogni altro natante, in virtù dell’importanza del privilegio di Capitan Bresca.
I parmureli sono foglie di palma intrecciate, la cui origine risale ai festeggiamenti per la Pasqua cristiana. La preparazione inizia mesi prima, a giugno dell’anno precedente, quando sulla pianta si legano le foglie a partire da quelle più esterne verso il centro, per consentire l’eziolatura del germoglio, che gli conferisce il caratteristico colore verde chiaro. A marzo avviene il taglio e da quel momento all’intreccio non devono passare più di venti giorni, durante i quali le foglie vengono conservate in ambienti umidi o refrigerati. Da una ventina d’anni alla Phoenix dactylifera si preferisce la Phoenix canariensis, più morbida e, quindi, più facile da intrecciare.
Il lavoro è affidato ad intrecciatrici, che hanno imparato il mestiere da ragazze, alcune delle quali proseguono una secolare tradizione di famiglia. Non esistono regole fisse da seguire e il disegno prende forma man mano che l’opera si compone. L’unico aiuto è il filo di rafia. L’“occhio” più esperto imbastisce lo scheletro del parmurelu. L’intreccio viene, poi, portato a termine da mani esperte, contemporaneamente fronte e retro, con libertà di fantasia. Da ultimo si rifiniscono i particolari, per una media di due ore a parmurelu, tre per quelli più grandi.
I parmureli donati al Papa e al Vaticano in occasione della Domenica delle Palme 2010 furono accompagnati dall’opera “Nel mito di Capitan Bresca” della pittrice locale Tiziana Di Cicco. Ogni parmurelo recava l’illustrazione creata dall’artista per descrivere la storia di Capitan Bresca. Al centro dell’opera l’obelisco e le funi della leggenda, incorniciate da una foglia di palma ed un parmurelu, a raffigurare la trasformazione della pianta, che dallo stato naturale, attraverso l’intreccio realizzato da mani esperte, diventa parmurelu. La foglia di palma intrecciata non ha solo valore ornamentale, bensì un profondo significato religioso. Continua, infatti, a portare un messaggio di gioia, di pace e di speranza, ricordando l’ingresso trionfale di Gesù nella città di Gerusalemme. La pergamena di Tiziana Di Cicco è un’immagine volutamente semplice e fortemente simbolica, che tuttora si può ammirare sull’obelisco della fontana di piazza Bresca a Sanremo.
Anna Castellana